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Inviato da avatar Antonella Fachin il 10-07-2010 alle 13:01 Leggi/Nascondi

Gentile Donatella, condivido le Sue considerazioni e la Sua denuncia.

Siamo ormai in piena estate, i medici suggeriscono di mangiare frutta e verdura per non appesantire la nostra digestione e per recuperare i sali minerali persi con la sudorazione. Cosa c’è di meglio di una passeggiata tra le bancarelle di un mercato all’aperto, tra i profumi di basilico ligure e pesche romagnole?!?

Ahimé, lo ammetto, ho avuto una visione, anzi no un miraggio !!! (per il caldo???)

Ehh, sì purtroppo a Milano, nulla di tutto questo!

Mentre il sindaco si preoccupa di nominare nuovi assessori (mai visto un “turn over” come in questa Giunta Moratti!) e gli assessori si impegnano di più a costituire associazioni varie e di farsi promozione con un po’ di PR (pubbliche relazioni) su facebook ecc. anziché lavorare per governare la città e migliorarne i servizi e la vivibilità, i milanesi:

  • si dibattono tra i problemi di tutti i giorni (traffico, mezzi pubblici insufficienti, cantieri stradali e deviazioni ecc.),
  • si trascinano accaldati su marciapiedi neri che sembrano attirare ancora di più il calore di questi giorni estivi, col rischio se ci si ferma davanti a qualche vetrina (soprattutto le signore con un po’ di tacco!) di “sprofondare” nell’asfalto che si scioglie per il caldo,
  • cercano di avvicinarsi alle bancarelle dei mercati rionali zonali senza dare, né ricevere evitare spintoni, per acquistare qualcosa (che si spera non vada a male nel giro di pochi giorni) ad un prezzo economico.

Ma che dire di questi mercati? Nulla da paragonare a quelli deliziosi francesi, ordinati e puliti di Parigi e/o delle cittadine di Provenza, ma neppure niente in comune con quelli di molte città dell’hinterland!

A Milano le bancarelle sono ammassate come in un “suk”, manco fossimo a Tunisi!

E che dire della principale NOTA DOLENTE dei mercati all’aperto di MILANO: la cattiva gestione dei RIFIUTI???

Nonostante anni di denuncia, questa amministrazione comunale risulta essere del tutto inefficace, incapace di dare un segnale di cambiamento verso una gestione moderna ed efficiente, tramite una effettiva raccolta differenziata che non può prescindere da un rigoroso controllo che gli ambulanti si attengano come tutti i cittadini milanesi nei loro condomìni a separare correttamente i rifiuti e che l’AMSA altrettanto rigorosamente conferisca i rifiuti così separati agli impianti di recupero di carta/cartone/plastica/legno e il materiale organico (i rifiuti vegetali di frutta e verdura e quelli delle bancarelle di formaggi e latticini/salumi/pesce/alimentari vari agli impianti di COMPOST.

Possibile che il Comune di Milano con tutti i suoi

  • Assessori (alcuni sono degli “invisibili”, che però lo stipendio se lo portano a casa comunque!),
  • Direttori centrali (molti con contratto di consulenza di centinaia di migliaia di euro, scelti dal sindaco Moratti sulla base della FIDUCIA e NON delle COMPETENZE, dato che il principale requisito di alcuni è solo il fatto di aver partecipato alla sua campagna elettorale!!) e
  • consulenti di varia "professionalità", non sempre provata e non sempre coerente con l’incarico conferito

non sappia agire da metropoli moderna, fissando regole chiare “senza se e senza ma” e garantendone il controllo? Perché i soliti “furbi” tra gli ambulanti devono farla franca?!?!

Perché mai Milano –che dovrebbe diventare una città metropolitana, multicentrica- insiste a concentrare in pochi mercati rionali un numero eccessivo di ambulanti, provocando disagio a tutti:

  • agli operatori, costretti a lavorare male, in spazi angusti,
  • ai cittadini, costretti ad accalcarsi per fare la spesa,
  • agli abitanti, costretti a subire l'assedio di centinaia di bancarelle e furgoni e a patirne le conseguenze in termini di confusione e sporcizia?
  • alla città, perché in molte vie destinate al mercato rionale, i filari di alberi “stranamente” si ammalano (soprattutto in prossimità di bancarelle che vendono prodotti in salamoia che molto probabilmente viene “smaltita” versandola sulle radici dell’albero!), i rami si rompono (guarda caso proprio all’altezza dei tendoni delle bancarelle), le cortecce subiscono traumi per urti di varia natura …. E alla fine muoiono, con buona pace delle casse comunali utilizzate per la piantumazione e la cura del POCO VERDE di Milano!

Sono passati 4 anni e mezzo dalla nomina della Sig.ra Letizia Brichetto Moratti e della sua Giunta alla guida di questa città, … tante belle promesse in campagna elettorale (sistemazione dei Navigli; più verde per la città con i famigerati “raggi verdi”, più pulizia e più decoro, più piste ciclabili per ridurre la congestione del traffico, più rigore nell’attuare politiche di riduzione dell’inquinamento atmosferico, più ascolto delle istanze dei cittadini, più asili nido comunali…..più, più, anzi, no, meno, meno, meno!!)

BUUUUU! Quante belle parole, ma quanti pochi fatti, anzi quanta incoerenza tra i proclami enunciati e le conseguenze delle decisioni  assunte da questo Sindaco e da questa Giunta (poche e pessime)!!!

Cari saluti a tutti/e

Antonella Fachin
Consigliera di zona 3
Lista civica “uniti con Dario Fo per Milano”

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