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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 04-11-2010 alle 11:55 Leggi/Nascondi

Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/politica/10_novembre_4/firme-referendum-ambiente-1804093403886.shtml

Venerdì le schede saranno consegnate all'ufficio elettorale del Comune

Ambiente, 18 mila firme per i referendum «Obiettivo raggiunto, voto in primavera»

Gli organizzatori: adesso la campagna per il sì ai cinque quesiti. All'Umanitaria festeggiato il traguardo

MILANO - L'obiettivo è raggiunto. Ed è perfino superato. Milanosimuove ha oltrepassato le 15 mila firme necessarie per indire i 5 referendum sull'ambiente e ha toccato il tetto delle 18.200 (potranno crescere ancora nelle prossime ore) per garantirsi un'ampia soglia di sicurezza. I promotori, a questo punto, non hanno più dubbi: «Si vota». Quando? «Il prima possibile e certamente non dopo le amministrative». Qualcuno propone anche una data: il primo giorno di primavera, il 21 marzo. Dopo i banchetti, ora si passa alla fase due: la campagna per convincere i milanesi a votare «sì» a tutti i quesiti.

Il risultato della raccolta firme è stato ufficializzato ieri dagli stessi promotori, l'ex assessore alla Mobilità Edoardo Croci, il consigliere comunale verde Enrico Fedrighini e il radicale Marco Cappato, insieme ai consiglieri Carlo Montalbetti della lista Milano Civica e Giancarlo Pagliarini del Gruppo Misto e al consigliere regionale dell'Udc Enrico Marcora.
Il quorum è stato dunque raggiunto in anticipo sulla scadenza del 6 novembre e domani il Comitato consegnerà all'ufficio elettorale del Comune gli scatoloni delle schede con 18.200 firme autenticate. «Siamo contenti di questo successo - sottolinea Croci - ma di fatto oggi inizia una nuova campagna: quella per il sì ai referendum».

Marcia di avvicinamento al voto. Entro 50 giorni, quindi per il 26 dicembre, l'ufficio elettorale è tenuto a provvedere alla certificazione delle firme. Entro i successivi 35 giorni si completa il controllo del Collegio dei garanti e i quesiti vengono trasmessi al sindaco, che ha 5 giorni di tempo per comunicare ai promotori il buon esito della procedura. Tra i 30 e i 70 giorni successivi, quindi fra il 6 marzo e il 15 aprile, devono essere indetti i referendum. Per la validità della consultazione è richiesto un quorum del 30% del corpo elettorale milanese. «Il sindaco indica i referendum il prima possibile - scandisce Montalbetti -. Perché non farli il primo giorno di primavera?».

Data da verificare in ogni caso, hanno spiegato i promotori, con la possibilità delle elezioni politiche anticipate: «I referendum - chiarisce Fedrighini - possono tenersi negli stessi giorni usando gli stessi seggi delle politiche, mentre in altra data il Comune li dovrebbe organizzare in modo diverso, e i seggi sarebbero meno diffusi». Altra ipotesi: l'accorpamento con le comunali. Ma per riunire referendum ed elezioni del sindaco è necessario modificare il regolamento per l'attuazione dei diritti di partecipazione popolare. Fedrighini si batterà per farlo. «Referendum significa partecipazione - ribadisce - e il dovere di un amministratore è agevolare la partecipazione dei cittadini alla cosa pubblica». All'Umanitaria, mercoledì sera, è stato festeggiato il traguardo. I complimenti sono arrivati anche dal capogruppo del Pd, Pierfrancesco Majorino: «E' una novità molto positiva, che costringe la città a scegliere. Il merito va al gruppo dei promotori».

Rossella Verga
04 novembre 2010

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