Da milano.repubblica.it:
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IL CASO
Pgt, la rivolta delle associazioni
Pisapia: «Uno schiaffo a Milano»
Il candidato sindaco del centrosinistra al convegno di Libertà e giustizia: "Ne faremo un altro"
In Consiglio cade il numero legale mentre continua lo scontro sulle osservazioni cancellate
di STAFANO ROSSI
"Con pochi voti il consiglio comunale ha cancellato oltre 4mila  osservazioni. È uno schiaffo a Milano. Si è detto sì a una vera e  propria cementificazione quando il vero Piano di governo del territorio è  nelle modifiche chieste dai milanesi, che contengono un’idea di città  diversa. La stessa che proporremo noi". Giuliano Pisapia, candidato  sindaco del centrosinistra, non fa sconti al Pgt che sta uscendo a tappe  forzate dall’aula di Palazzo Marino. 
FIRMA l'appello di Libertà e Giustizia
In  Consiglio, con 10 assenti nel centrodestra fra cui il sindaco, è  mancato di nuovo il numero legale. Era previsto. La maggioranza sa di  non poter garantire i 31 consiglieri necessari in prima convocazione e  aziona la macchina delle votazioni sgombra-osservazioni nelle sedute in  cui il quorum si abbassa. Già oggi conta di andare avanti per chiudere  all’inizio della prossima settimana. Finora il sindaco ha giustificato  le assenze in ogni modo, anche sostenendo che i consiglieri assenti  erano ad Auschwitz. Nobile giustificazione, accertata però per uno solo  dei nove assenti nel Giorno della memoria. Per l’approvazione definitiva  Letizia Moratti vuole una maggioranza "vera".
In affollato  incontro allo Spazio Krizia convocato da Libertà e Giustizia, il Pgt del  centrodestra è stato sottoposto a una severa censura. Parlano le  associazioni, ciascuna con le sue critiche, tutte accomunate dalla  protesta per le osservazioni liquidate dalla maggioranza. Da Legambiente  preoccupata per il Parco Sud, a Italia Nostra che insiste sul tasto che  "il Piano non tutela a sufficienza il centro storico", ai Genitori  antismog. Ad aprire le ostilità Federico Oliva, presidente dell’Istituto  nazionale di urbanistica: "Nel Piano, con la perequazione, i diritti  edificatori possono volare da una parte all’altra della città e  atterrare dovunque". In tutto, si calcolano 24 milioni di metri quadrati  di nuova edificazione: "Una dimensione enorme per una città già molto  densa, che respira male". 
Il sociologo Guido Martinotti si  domanda: "La città in 30 anni ha perso 500mila persone, dove sono finiti  gli spazi che abitavano?". Don Gino Rigoldi pensa "alle coppie che  lavorano e guadagnano circa 2mila euro. Se l’affitto porta via una metà  del reddito o quasi, si deve lasciare la città. Mi rendo conto che la  mia è una visione sociale e non di business, però come si può accettare  un Piano che non mette uomini, donne e bambini al primo posto?". In  chiusura la sintesi tocca a Pisapia, senza contraddittorio in mancanza  dell’assessore all’Urbanistica, Carlo Masseroli, che pure era stato  invitato. "Sul Pgt come sul bilancio, sull’accoglienza, sullo smog e su  tutto il resto - dice Pisapia - dobbiamo avere un progetto diverso dal  centrodestra".
Il centrosinistra annuncia un ricorso al Tar ma  sui tempi sarà battaglia. Secondo una sentenza del Consiglio di Stato,  l’impugnazione è possibile subito dopo l’approvazione in aula. Secondo  un’altra sentenza si dovrebbe attendere la pubblicazione sul Burl, dopo  il lavoro di integrazione del testo con le modifiche accolte da parte  degli uffici. Una fase che potrebbe durare mesi ed essere rallentata  dalla volontà della giunta di non turbare la campagna elettorale, è il  sospetto dell’opposizione.
(02 febbraio 2011)